Skip to main content

Orchidea Cattleya: come coltivare la Regina delle orchidee in casa

La specie denominata Cattleya delle orchidee proviene dal centro e sud America, dove grazie alle delle vere e proprie radici aeree,  riescono a crescere aggrappate ai rami alti degli alberi o nelle intercapedini della roccia. Anche per questo motivo, si tratta di piante piuttosto ostili e difficili da coltivare in casa o in serra.  Negli ultimi decenni, tuttavia, le orchidee Cattleya sono state incrociate e selezionate allo scopo di offrirci degli ibridi più semplici da piantare nelle nostre abitazioni e caratterizzate da fiori più duraturi, dai colori più vari.

Gli pseudo-bulbi dell’orchidea Cattleya

L’orchidea Cattleya sviluppa un rizoma (modificazione del fusto) che cresce in orizzontale lungo la superficie del substrato, possiamo considerarlo come il “fusto” della pianta. Dal rizoma, la pianta produce uno (o più) getti, che maturando creano degli pseudo-bulbi, che servono alla pianta per accumulare acqua e sostanze nutritive. Quando lo pseudo-bulbo è maturo, se le condizioni climatiche glie lo permettono, la Cattleya getterà uno stelo floreale dall’apice della canna o dall’ascella fogliare. Questa orchidea generalmente fiorisce una sola volta da ciascuno pseudobulbo.

Verso il termine della fioritura, dalla base dello pseudobulbo fiorito (quello più giovane) inizia a crescere uno (o più) nuovo getto, che nell’arco di 4-9 mesi arriverà a piena maturazione dando vita ad un nuovo pseudobulbo. Quando il nuovo pseudobulbo è maturo e ha radici autonome, la pianta sarà solitamente pronta a rifiorire e così il ciclo si ripete.

Orchidea Cattleya l’importanza della luce

Il fattore più importante per far fiorire la Cattleya è la  luce, queste orchidee necessitano di molta luce per fiorire, anche diretta, facendo solo attenzione nelle ore centrali della giornata durante i mesi estivi. La Cattleya ama crescere all’aperto, per cui in primavera e in estate è possibile spostare queste orchidee all’esterno, facendo attenzione alle gelate o ai raggi solari diretti nelle ore pomeridiane. Sarebbe ideale che le temperature non scendessero mai sotto gli 8-10°C.

Il clima migliore per la coltivazione dell’orchidea Cattleya

L’orchidea Cattleya è una pianta molto tollerante nei confronti del clima, anche sotto il punto di vista dell’umidità ambientale; questa orchidea sopporta bene un’umidità relativa compresa tra 40 e 80%, adattandosi bene al clima di casa.

Se l’umidità cala troppo, solitamente in inverno quando il riscaldamento è acceso, possiamo adottare una serie di accorgimenti per aumentare l’U/R; Possiamo usare un umidificatore per caloriferi in coccio, lasciare una bacinella d’acqua ad evaporare o (se proprio necessario) nebulizzare dell’acqua al mattino sulle foglie della pianta.

Un’alternativa semplice ed efficace (ma un pochino più dispendiosa) consiste nell’utilizzare un umidificatore ad ultrasuoni.

Orchidea Cattleya: come coltivare la Regina delle orchidee in casa

Iscriviti alla newsletter