Skip to main content

Autore: Luana Stinziani

Potatura primaverile piante da frutto

Marzo è il mese nel quale dedicarsi alla cura del verde e alla potatura primaverile di alcuni alberi da frutto.

In generale il periodo migliore per potare le piante, soprattutto ad alto fusto, da frutto corrisponde all’autunno – inverno, quando le piante sono in riposo vegetativo.
Marzo non è proprio un mese indicato per la potatura di tutte le piante, vedi i classici alberi da frutto come il melo, il pesco o il pero.
In tali casi bisogna intervenire prima che le gemme si ingrossino, dando vita a nuove foglie e poi a fiori.

È vero anche che la potatura primaverile, a marzo, è richiesta da alcuni tipi di alberi, come gli agrumi o l’ulivo, che assolutamente non vogliono essere potati in inverno.

Potatura primaverile: quali piante si potano a marzo?

In generale a partire da marzo possono essere potati gli arbusti che hanno già fiorito, come il gelsomino, il calicanto e l’amamelide.
Bisogna fare attenzione, però, agli arbusti con fioritura tardo-primaverile, in questi casi sarà meglio aspettare luglio, quando i fiori saranno appassiti.
Possono essere potati nel mese di marzo gli arbusti mediterranei come la lavanda o le erbe aromatiche, come il cisto e il rosmarino; laddove la potatura coincide con una semplice risistemazione della chioma.

la lavanda è un arbusto soggetto a potatura primaverile


Inoltre, come anticipato marzo è il periodo migliore per potare alcuni alberi da frutto:

  • Olivo e agrumi.
    Per essere precisi, per gli agrumi il periodo migliore è quello a cavallo tra le due fioriture; quindi, tra l’inizio della primavera e l’inizio dell’estate.
  • Per quanto riguarda la pianta dell’olivo, eseguire una potatura corretta è fondamentale per avere una pianta sana, che produca anche ottimo olio extra vergine.
  • Tra gennaio e marzo viene eseguita la cosiddetta potatura a secco, cioè successiva alle gelate invernali, ma antecedente al periodo della fioritura.
  • Drupacee (mandorlo, pesco, susino, albicocco) anch’esse sono poco resistenti al freddo e per questo è meglio potare in primavera.
  • Altre fruttifere, come l’albero di kiwi (actinidia), la vite, il nocciolo.
  • Pomacee e fico: inoltre, come detto, marzo è già troppo in là per le potature del melo, del pero e del cotogno, però se si è in ritardo sulla tabella di marcia, basta osservare le gemme e cominciare a inizio primavera.

Leggi il nostro articolo sulla Potatura spiegata mese per mese.

La scelta del periodo della potatura dipende dal clima, dalla temperatura e dall’habitat in cui si trova la pianta, per esempio tagliare i rami dell’olivo durante la fase produttiva è deleterio, ma anche esporre la pianta alle gelate invernali è un grande rischio.
La cosa fondamentale durante la potatura primaverile è non tagliare i rami appena formati, perché così la pianta verrebbe privata di tutte le sue energie ed esposta a deperimento e ad attacchi fungini e parassitari.

Stai cercando una ditta esperta in giardinaggio a Roma e provincia? Scrivi qui il tuo problema, ti ricontatteremo entro 48 ore!

Come posare il prato pronto

Il prato pronto o erba in rotoli è un tipo di tappeto erboso pre-coltivato, spesso utilizzato per la creazione di giardini e spazi verdi. Il prato pronto è costituito da un insieme di piante erbacee che vengono coltivate in un terreno speciale, poi raccolte e trasportate per essere posizionate sul terreno di destinazione.

Il tappeto erboso venduto a rotoli è particolarmente apprezzato perché consente di avere un giardino verde e curato in pochissimo tempo, senza dover attendere la crescita delle piante. Inoltre, è anche molto utile per chi ha poco tempo o poca esperienza nell’allestimento di un giardino, in quanto richiede poche operazioni di manutenzione.
Vediamo ora cosa fanno i nostri professionisti di Servizi per il verde al momento dell’installazione del prato pronto a rotoli roma.

Per prima cosa bisogna preparare il terreno, cosa di primaria importanza soprattutto per il futuro, poiché non solo permette all’erba di radicare senza problemi di ingiallimento, ma anche a tutto l’ecosistema verde di crescere sano, al riparo da parassiti e malattie fungine.
Per posare il prato pronto, che ti ricordiamo va sistemato fresco, è il caso di cominciare almeno 10 giorni prima, così da predisporre le migliori condizioni per la crescita del prato.
Il prato pronto può essere posato in qualunque periodo, anche se i migliori sono la primavera e l’autunno, perché la pioggia aiuta le radici ad attecchire.

Ecco tutti gli step per posare il prato pronto a rotoli

Per prima cosa vanno eliminate le erbe infestanti.
Bisogna eliminare le erbe infestanti dall’area almeno dieci giorni prima della consegna. Si può fare manualmente o usando attrezzi meccanici o utilizzando un diserbante.
Tuttavia, se preferisci evitare l’uso di agenti chimici, puoi optare per la rimozione manuale delle infestanti, ripetendo l’operazione più volte e rimuovendo accuratamente tutti i residui sul terreno. Questo processo potrebbe richiedere un po’ più di tempo, ma alla fine dovresti essere in grado di eliminare completamente le erbe infestanti senza l’uso di sostanze chimiche. Una volta che il terreno è pronto, puoi scegliere di mantenere la salute del tappeto erboso con metodi biologici e sostenibili per tutta la sua durata.

Seconda cosa bisogna passare alla fresatura del terreno con la motozappa.

L’operazione serve a ricompattare il terreno, muovendolo, facendolo respirare, si permette al prato di attecchire meglio.
Ricorda anche di eliminare sassi, radici e impurità presenti sul terreno.

Dopo la prima fresatura, si procede con la stesura della sabbia, una seconda fresatura e il fertilizzante. Vediamo insieme questi passaggi.
Le zolle di prato a rotoli vivono meglio su terreni poco argillosi, per questo è bene stendere uno strato di sabbia di circa 5 o 10 cm.

Sempre con l’ausilio di una motozappa, si procede a un ulteriore fresatura, affinché terreno e sabbia siano adeguatamente mescolati, per migliorare il drenaggio dell’area.
È arrivato il momento di concimare per accogliere il prato pronto.

Dalla rullatura alla concimazione: ecco le fasi finali


Siamo arrivati quasi alla fine del nostro viaggio sulla posa dei prati pronti.
Mancano la rullatura, è importante livellare il terreno prima di posare il tappeto erboso per evitare la formazione di dossi o buche che potrebbero creare problemi di ristagno d’acqua.
Ci raccomandiamo di controllare sempre il drenaggio del terreno e di procedere con un abbondante irrigazione giorni prima della posa, perché il terreno rimanga umido. Anche se, attenzione ai ristagni!

Per Servizi per il Verde, questo è un momento cruciale e per questo motivo il nostro team studia ogni progetto con grande attenzione fin dal principio.

Per quanto riguarda la posa del prato pronto erboso, è importante iniziare dal lato più lungo dell’area e allinearsi sempre a un elemento ad angolo che funzioni come punto di riferimento, come ad esempio un vialetto o un marciapiede.
La scelta di un punto di riferimento permette di non tagliare le zolle, il che sarebbe poco efficace per bordi di dimensioni inferiori a 10 cm.

Infatti, un taglio così piccolo potrebbe facilmente far seccare la zolla.
Altro aspetto fondamentale, è assicurarsi che non ci siano spazi vuoti tra le zolle.
Dopo aver posato il pronto prato, è meglio evitare di calpestarlo immediatamente e procedere, invece, con una leggera rullatura per compattare il terreno e garantire una migliore aderenza delle zolle.

Ricorda che ogni progetto è unico e richiede una pianificazione attenta.
Servizi per il Verde è sempre disponibile a fornirti consulenza professionale per aiutarti a realizzare il prato erboso pronto.

Potrebbe interessarti anche – Lavori di giardinaggio da fare nel mese di marzo – Leggi qui

Cosa fare degli scarti della potatura?

Che fine fanno gli scarti della potatura? Le ramaglie, le foglie, e tutto il residuo verde dei nostri servizi di potatura a Roma e provincia?

Stai cercando una ditta seria ed esperta che svolga servizi di potatura alberi, compresi quelli ad alto fusto, sia per privati, che per enti e condomini? Servizi per il verde è la risposta al tuo problema.

Inoltre, ci occupiamo anche di smaltire le ramaglie delle potature e in generale di rifiuti verdi.
In quest’articolo parleremo di cosa sono i rifiuti verdi prodotti dalle operazioni di potatura e di come riciclarli per fare del bene all’ambiente.

Scarti potatura: rifiuti verdi o speciali?



È vero a primo acchito i rifiuti verdi possono sembrare tutti uguali, ma c’è una bella differenza se il giardiniere sei tu o se ti affidi a una ditta specializzata in potature roma come Servizi per il verde.

Infatti, nel primo caso gli sfalci e le potature rientrano tra i rifiuti urbani e per smaltirli puoi seguire le regoli comuni per la raccolta differenziata, con la consegna delle ramaglie, dell’erba, delle foglie e di piccoli tronchi o presso il centro di raccolta più vicino o in un bidone dedicato.

Se invece decidi di affidare i servizi di giardinaggio, comprese le potature, a un professionista o un’impresa specializzata, i rifiuti da manutenzione del verde diventano rifiuti speciali e vanno smaltiti presso appositi centri autorizzati, in conformità alla legge (d.lgs. 152/2006, noto come Testo Unico Ambientale o Codice dell’ambiente).

Vediamo ora come riciclare le ramaglie da potatura.

Come riciclare gli scarti della potatura alberi?



I rifiuti vegetali vanno smaltiti secondo regole apposite, anche a seconda della quantità e del tipo di materiale.
Ecco alcune idee utili per recuperare stralci, ramaglie e residui della potatura.
In primo luogo si può procedere con la triturazione, le ramaglie vengono tritate per creare materiale organico usato come fertilizzante per il giardino o il tuo spazio verde.

Le ramaglie, poi, possono essere utilizzate per coprire il suolo e aiutare a trattenere l’umidità, proteggere le radici delle piante e ridurre la crescita delle erbacce.
Inoltre, sono molto utili come recinzione naturale, creando una barriera fisica e visiva tra le aree del giardino.

Infine, perché non pensare al riciclo creativo? Per chi ha un po’ di manualità le ramaglie sono perfette per la creazione di cestini, ghirlande e altri oggetti artigianali, offrendo un tocco rustico al decoro del giardino o dell’interno.
Paragrafo a parte per l’incenerimento, vediamo il perché.

Smaltimento del verde: si può bruciare?

In alcune aree, come le zone di campagna, vige la pratica di bruciare i rifiuti della potatura.
Tuttavia, questo metodo di smaltimento non è legale ed è dannoso per la salute e l’ambiente, in quanto inquina l’aria con polveri sottili, impoverisce il suolo e danneggia la fauna.
Peraltro, bruciare i residui della potatura non consente la formazione di humus e il terreno va man mano impoverendosi, non riuscendo a reintegrare le sostanze nutritive.

Gli scarti della potatura non vanno buciati, perchè c'è il rischio di incendio

Secondo il Testo Unico Ambientale ci sono, però, delle eccezioni: per esempio, è consentito bruciare i rifiuti verdi solo in caso di problemi fitosanitari, quando prescritto dall’autorità competente.
Inoltre, è possibile bruciare la paglia, gli sfalci e le potature in piccole quantità come pratica agricola, per sfruttarli come concimi e ammendanti.
La pratica di abbruciamento delle ramaglie è condannata, perché strettamente legata al pericolo di incendio: basta una piccola distrazione o una folata di vento per dar il là a un fuoco incontrollato.
Le sanzioni previste riguardano la combustione illecita o la gestione non autorizzata di rifiuti, nonché la violazione delle norme sulla lotta contro gli incendi. La Cassazione, in particolare, ha stabilito il reato di incendio, proprio contro chi ha radunato e bruciato sterpaglie sviluppando un fuoco di grandi proporzioni.

Il nostro consiglio è quello di affidarti sempre a una ditta esperta, che sappia consigliarti anche su come compostare i rami della potatura.

Le nostre zone:

POTATURE OSTIA E LITORALE ROMANO – ROMA NORD ROMA EST ROMA OVEST  ROMA SUD CASTELLI ROMANIPOMEZIA E DINTORNI

Potatura alberi ad alto fusto: perché il professionista è meglio?

La potatura alberi ad alto fusto è un’operazione pericolosa, che sicuramente richiede l’intervento di una ditta specializzata ed esperta come Servizi per il Verde, azienda leader nel settore a Roma e provincia.
Nelle righe che seguono ti spieghiamo perché sia nel caso di potature alberi ad alto fusto in aree pubbliche che in giardini privati, è sempre meglio fare rifermento a un professionista, a tutela della salute della pianta e della sicurezza antistante.

Potatura alberi ad alto fusto roma: costi

Per quanto riguarda i costi, le variabili in gioco sono molte: in base al tipo di intervento e alle attrezzature richieste e alle dimensioni dell’alberatura, i potatori alberi alto fusto di Servizi per il Verde sono soliti stilare un preventivo gratuito, così che tu possa in piena libertà decidere di affidarti o meno a noi.
Anche perché diciamolo, a incidere sul prezzo del lavoro c’è anche la manodopera, e l’azienda di Cristiano D’Ambrosio ha tutti i dipendenti regolarmente assunti, cosa non da poco, soprattutto perché la potatura alberi ad alto fusto è un intervento che richiede elevati standard di sicurezza per i passanti e per gli addetti stessi.

Gli alberi cosiddetti ad alto fusto sono presenti di solito in aree pubbliche o parchi o nelle aree boschive. L’altezza raggiunta da questo tipo di alberatura è ragguardevole e la potatura è effettuata per motivazioni estetiche e urbanistiche.
Infatti, soprattutto in città come Roma, ci si affida a ditte specializzate per la potatura delle piante per sfoltire la chioma delle alberature, che con il tempo diventa disomogenea e pericolosa.

Come anticipato, la potatura degli alberi ad alto fusto può avere finalità estetiche, soprattutto nei giardini privati, ma anche di contenimento e messa in sicurezza.
L’intervento, che consiste nell’eliminare i rami secchi e danneggiati, è effettuato da potatori specializzati nella tecnica del tree climbing, che tradotto sarebbe “arrampicata sull’albero”.
Vediamo insieme quali sono le caratteristiche della tecnica più utilizzata dalle ditte specializzate.
Inoltre, la potatura è un’operazione personalizzata, legata al tipo di pianta e all’obiettivo della commessa.

Tree climbing Roma: servizi professionali di abbattimento e potatura alberi

Il Tree climbing è una tecnica per abbattimento e potature piante ad alto fusto che permette all’operatore di lavorare in sicurezza gestendo anche le parti dell’albero tagliate.
Gli addetti di Servizi per il Verde si arrampicano sull’albero tramite doppie corde che partono da terra e arrivano a cima della pianta. Sono legati alla stessa da un’imbracatura.
Le corde e l’imbracatura sono ancorate a terra e all’albero, garantendo sicurezza e comfort.

I vantaggi del tree climbing sono molteplici: l’ingombro è ridotto al minimo, perché non ci si serve di gru o piattaforme; nessuna compattazione del terreno e la possibilità di gestire facilmente anche le parti tagliate della pianta.
Infatti, il ramo tagliato in cima è allacciato alla corda e fatto scendere lentamente. Una volta a terra, l’operatore si occupa di sganciarlo e di creare delle fascine.
Il tree climbing permette di raggiungere agevolmente ogni lato dell’alberatura, anche quelli più nascosti, così da agevolare la sua crescita naturale.

Cerchi a Roma una ditta specializzata in abbattimento e potatura alberi? Rivolgiti a noi!



Quanti tipi di potatura ci sono?

Servizi per il Verde è la ditta specializzata in servizi di potatura estetica, di contenimento e di messa in sicurezza. Continua a leggere per approfondire il discorso.

Nonostante le piante crescano spontaneamente, la potatura è un’operazione importante perché consente non solo di mettere in sicurezza l’alberatura, ma anche di preservarne lo stato di salute, eliminando rami secchi o intervenendo su parti malate.

La potatura è richiesta a una ditta specializzata come Servizi per il verde per motivazioni diverse:

  • Estetica, pensiamo a siepi o piante da giardino che vengono potate per assumere la forma desiderata. Ci occupiamo, quindi, di donare alla pianta una forma a calice o a schiera
  • Incentivare la crescita della pianta
  • Protezione e cura delle malattie
  • Aumento della fruttificazione e della fioritura
  • Messa in sicurezza, attraverso operazioni di svuotamento, bilanciamento dei carichi, controllo aereo delle parti lese con identificazioni di eventuali microlesioni con attrezzatura a raggi X
  • Per contenimento, se la pianta è cresciuta troppo in altezza

Approfondiamo gli ultimi due tipi di potatura.

Potatura per messa in sicurezza


Potatura per contenimento

Questo tipo di intervento riduce in altezza e larghezza la chioma attraverso il raccorciamento dei rami e delle branche. Una delle tecniche utilizzate è quella del taglio di ritorno, che consiste nel tagliare il ramo o la branchia nel punto al di sopra di un altro ramo o branchia con le stesse caratteristiche.

La pianta viene potata anche lateralmente, eliminando le parti d’intralcio con fili elettrici, punti luci ed esterni dei palazzi.
È comunque, da evitare la capitozzatura, che rovina la pianta esteticamente e dal punto di vista riproduttivo. Hai già letto l’articolo in cui ti spighiamo perché la capitozzatura è vietata?

Potatura di messa in sicurezza

D’obbligo a questo punto un approfondimento sulla potatura di messa in sicurezza o di rimonda, per dirla in gergo tecnico.
In questo caso i potatori di Servizi per il Verde si occupano di eliminare tutte le parti secche e ammalate presenti sulla chioma, oltre a piante rampicanti o elementi estranei che intralciano la naturale crescita dell’albero.
La potatura per messa in sicurezza, in particolare, prevede l’eliminazione dei rami secchi. Inoltre, alleggerendo l’albero, si previene la rottura di parti deficitarie e si riduce il rischio di infezioni di insetti o di parassiti.

Una delle domande che ci vengono poste maggiormente è se c’è un periodo o una stagione specifica per la potatura. Vediamolo insieme.

Quando si potano le piante?

Diciamo subito che non esiste un periodo valido per potare le piante in assoluto, molto dipende dal tipo di pianta e dall’esperienza della ditta, che sa subito riconoscere la natura dell’intervento da effettuare.
Inoltre, quando si tratta di potature alberi ad alto fusto per messa in sicurezza, non esiste un periodo dell’anno migliore di un altro.
Se sei di Roma, per esempio, quante volte ti è capitato di vedere durante l’anno ditte specializzate impegnate in operazioni di potatura?
Nel caso, invece, della potatura delle alberature è più efficace se fatta durante il periodo di riposo vegetativo, tra ottobre e novembre, cosicché la pianta abbia il tempo di rigenerarsi in vista della primavera.
Ci piace, però ribadire che ogni pianta è a sé.
Per esempio, la potatura olivo va fatta almeno tre volte l’anno, seguendo i nostri consigli si ottiene una fruttificazione di qualità.
Nel caso, invece, di una pianta come il limone, i periodi più adatti sono l’autunno e la primavera, quando il clima è mite.

Hai bisogno di una ditta specializzata in potatura alberi ad alto fusto e piante da giardino a Roma? Richiedi un preventivo senza impegno.

La capitozzatura è vietata?

La capitozzatura è una pratica ancora molto diffusa, nonostante gli addetti ai lavori ne conoscono la pericolosità.
Partiamo dalle basi, cercando di dare una definizione della capitozzatura, per passare poi a spiegare perché è vietata.

Che cos’è la capitozzatura?

Come anticipato, la capitozzatura è un tipo di potatura un po’ age, contraddistinta dal taglio indiscriminato dei rami, delle branche e di parti del fusto di un albero.
Utilizzata per ridurre le dimensioni di un’alberatura, in realtà non porta nessun giovamento alla pianta, che anzi nel lungo andare torna a essere un pericolo.

Abbiamo spiegato qui quali sono i tipi di potatura praticati da Servizi per il Verde per il contenimento e la messa in sicurezza della pianta.

Quali sono allora gli svantaggi della capitozzatura?

Vediamo nel dettaglio perché Servizi per il Verde non pratica la capitozzatura.

Con la capitozzatura è possibile recidere il 100% delle foglie di un albero, e sappiamo quanto le foglie siano importanti per il nutrimento della pianta!
In questo modo l’albero capitozzato deve ottenere l’energia necessaria da altre parti.
Inizia, quindi, a produrre rami di lunghezza maggiore, ma più esili che hanno origine dalle gemme latenti, dalle brache e dalle gemme avventizie.
Tutto questo procedimento richiede un grande dispendio di energia, che porta la pianta con il lungo andare a morire, data anche la perdita di sali minerali e acqua o a indebolirsi in maniera tale da essere bersaglio prediletto di insetti e parassiti.
 
Inoltre, i tagli della capitozzatura creano ferite non cicatrizzabili, aprendo la strada ai funghi del legno, decretandone l’indebolimento.
Se la pianta è privata della maggior parte del fogliame e dei rami, è maggiormente esposta alle scottature.
Insomma, la capitozzatura più che essere un tipo di potatura per messa in sicurezza, ottiene esattamente il contrario.
Infatti, i rami prodotti dalle gemme latenti e avventizie (detti rami epicormici e avventizi) sono molto lunghi, con attaccature deboli, non avendo più un ramo “portante” al quale aggrapparsi.
Di conseguenza, tendono a staccarsi e a divenire davvero pericolosi.
Per non parlare del fatto che, riducendo i rami, riduciamo la quantità prodotta di Co2 e aumentiamo la quantità di anidride carbonica immessa nell’aria dalle attrezzatture e i trattori utilizzati per portare il legno.

Infine, per noi che prima di essere potatori siamo amanti della natura, la capitozzatura è un’operazione che storpia l’albero, lasciando al posto di rami armoniosi dei monconi, riducendo il valore ornamentale e paesaggistico della pianta.

La capitozzatura a Roma

Ecco, perché in città come Roma, dove il verde pubblico rappresenta un patrimonio da preservare, la capitozzatura è vietata (Delibera A.C. n 17 del 12.03.2021 alla pag. 76 art. 33 punto 5 comma b – inseriamo l’allegato)

Ancora oggi, però, nonostante il Regolamento del Verde e del Paesaggio decreti l’illegalità della capitozzatura alberi e invita le ditte a eseguire lavori di potatura ottimali per la pianta, spesso ci imbattiamo in lavori sommari con abbassamento avventato delle cime.

Scopri di più sui nostri servizi di abbattimento e potatura alberi ad alto fusto qui.
Lavoriamo a Roma, ma anche su tutto il Litorale Romano, i Castelli Romani e le zone di Pomezia e dintorni.