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La capitozzatura è vietata?

La capitozzatura è una pratica ancora molto diffusa, nonostante gli addetti ai lavori ne conoscono la pericolosità.
Partiamo dalle basi, cercando di dare una definizione della capitozzatura, per passare poi a spiegare perché è vietata.

Che cos’è la capitozzatura?

Come anticipato, la capitozzatura è un tipo di potatura un po’ age, contraddistinta dal taglio indiscriminato dei rami, delle branche e di parti del fusto di un albero.
Utilizzata per ridurre le dimensioni di un’alberatura, in realtà non porta nessun giovamento alla pianta, che anzi nel lungo andare torna a essere un pericolo.

Abbiamo spiegato qui quali sono i tipi di potatura praticati da Servizi per il Verde per il contenimento e la messa in sicurezza della pianta.

Quali sono allora gli svantaggi della capitozzatura?

Vediamo nel dettaglio perché Servizi per il Verde non pratica la capitozzatura.

Con la capitozzatura è possibile recidere il 100% delle foglie di un albero, e sappiamo quanto le foglie siano importanti per il nutrimento della pianta!
In questo modo l’albero capitozzato deve ottenere l’energia necessaria da altre parti.
Inizia, quindi, a produrre rami di lunghezza maggiore, ma più esili che hanno origine dalle gemme latenti, dalle brache e dalle gemme avventizie.
Tutto questo procedimento richiede un grande dispendio di energia, che porta la pianta con il lungo andare a morire, data anche la perdita di sali minerali e acqua o a indebolirsi in maniera tale da essere bersaglio prediletto di insetti e parassiti.
 
Inoltre, i tagli della capitozzatura creano ferite non cicatrizzabili, aprendo la strada ai funghi del legno, decretandone l’indebolimento.
Se la pianta è privata della maggior parte del fogliame e dei rami, è maggiormente esposta alle scottature.
Insomma, la capitozzatura più che essere un tipo di potatura per messa in sicurezza, ottiene esattamente il contrario.
Infatti, i rami prodotti dalle gemme latenti e avventizie (detti rami epicormici e avventizi) sono molto lunghi, con attaccature deboli, non avendo più un ramo “portante” al quale aggrapparsi.
Di conseguenza, tendono a staccarsi e a divenire davvero pericolosi.
Per non parlare del fatto che, riducendo i rami, riduciamo la quantità prodotta di Co2 e aumentiamo la quantità di anidride carbonica immessa nell’aria dalle attrezzatture e i trattori utilizzati per portare il legno.

Infine, per noi che prima di essere potatori siamo amanti della natura, la capitozzatura è un’operazione che storpia l’albero, lasciando al posto di rami armoniosi dei monconi, riducendo il valore ornamentale e paesaggistico della pianta.

La capitozzatura a Roma

Ecco, perché in città come Roma, dove il verde pubblico rappresenta un patrimonio da preservare, la capitozzatura è vietata (Delibera A.C. n 17 del 12.03.2021 alla pag. 76 art. 33 punto 5 comma b – inseriamo l’allegato)

Ancora oggi, però, nonostante il Regolamento del Verde e del Paesaggio decreti l’illegalità della capitozzatura alberi e invita le ditte a eseguire lavori di potatura ottimali per la pianta, spesso ci imbattiamo in lavori sommari con abbassamento avventato delle cime.

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La capitozzatura è vietata?

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