Coltivare i girasoli: consigli pratici e caratteristiche della pianta
Tra le diverse guide per il giardinaggio di Servizi per il Verde – Roma, merita uno spazio particolare quella su come coltivare i girasoli in terra o in vaso. Si tratta, infatti, di una pianta davvero particolare: apprezzata non solo per il fantastico aspetto estetico ma anche per le sue caratteristiche e le sue proprietà.
Terreno e clima ideale per coltivare i girasoli
Il girasole ha una buona adattabilità ai diversi terreni e fasce climatiche, non ha eccessive esigenze in termini di nutrizione e acqua e tollera anche una moderata salinità. È una tipica pianta da rinnovo, sfrutta l’effetto residuo di una pianta “preparatrice” come il mais e prepara il terreno per la bietola.
Il girasole non deve tornare sullo stesso terreno prima di 3-5 anni e con distanza sufficiente da colza e soia.
Per la preparazione del terreno per il girasole si prestano bene le minime lavorazioni a 25 cm di profondità al posto delle tradizionali arature. Si può effettuare anche una semina con seminatrice combinata, nonché la semina su sodo.
Azoto e fosforo per la coltivazione del girasole
L’azoto viene assorbito dalla pianta precocemente e serve soprattutto a stimolare lo sviluppo fogliare e la formazione degli acheni. La dose consigliata oscilla tra 80 e 100 kg/ha.
Per il fosforo la dose media è di 80 kg/ha e per il potassio si va da zero a 150 kg/ha a seconda dei risultati dell’analisi del terreno, che è sempre bene fare almeno ogni tre anni. Fosforo e potassio vanno distribuiti al momento della preparazione del letto di semina.
Coltivare i girasoli: periodo migliore per la semina
L’ epoca di semina del girasole va da fine marzo ai primi di aprile. Con seminatrici dotate di dischi “da girasole”, la dose di seme è di 4-6 kg/ha; mentre nel caso di semina su sodo la dose va aumentata del 10%. Un buon obiettivo di semina è avere circa 7 piante/mq finali.
Primo punto importante per il diserbo del girasole è la pulizia del letto di semina nel caso di infestanti emerse, al fine di azzerare la vegetazione infestante con l’uso di glifosate.
Coltivare i girasoli da fiore
Il Girasole appartiene alla famiglia delle Asteraceae, si tratta di una pianta annuale, il cui nome deriva dalla sua bella abitudine di essere rivolta sempre verso il sole.
Il fiore, inconfondibile, compare da luglio a settembre, somiglia ad una grande margherita gialla con un ampio bottone centrale, ma somiglia anche al sole raggiante. L’infiorescenza si sviluppa all’apice di un voluminoso, ruvido e imponente stelo fiorale che può arrivare a misurare 1,5-2 metri di altezza e sul quale si distribuiscono poche foglie grandi e verde scuro, fittamente dentate.
Ci sono delle belle varietà da giardino, meno alte e con fiori più piccoli ma con un altissimo potere decorativo. Ecco un esempio:
Girasole Helianthus annuus “Autumn Beauty”
Ci sono anche specie da giardino perenni, che non muoiono a fine stagione, sono decisamente più piccole hanno fioriture abbondanti ma non assomigliano un granché al classico girasole.
Il Girasole fiorisce in estate, generalmente la fioritura è al suo apice da agosto ad ottobre. Il fiore ha dei petali di colore giallo con al centro i semi, ricorda un bel sol
Può essere coltivato in piena terra, in vaso, nelle bordure, può colorare le siepi. E’ indicatissimo per introdurre i più piccoli al mondo del giardinaggio perché vanta una grande facilità di germinazione.e raggiante.
Coltivare i girasoli in vaso
Coltivare il Girasole in vaso è facile ma è consigliabile orientarsi per varietà nane, la cui altezza non supera i 50 cm di altezza. In commercio ci sono tante e diverse varietà nane, nella scelta del vaso, è bene optare per contenitori di grandi dimensioni in quanto il girasole ha bisogno di una grande quantità di terra. Si può ottenere un buon substrato mescolando terriccio per piante fiorite con terra di campo e aggiungendo qualche manciata di stallatico.
L’impegno maggiore è rappresentano dalle annaffiature che dovranno essere molto frequenti.
Il trapianto si può fare da maggio, si tratta di un’operazione ben tollerata dal girasole che ha un apparato radicale ramificato ma superficiale. I girasoli hanno una buona resistenza alle malattie. Il problema più frequente è il marciume del colletto che si può prevenire annaffiando ad una certa distanza.
Le piantine appena nate sono un’attrattiva per chiocciole e limacce, ma si possono proteggere con appositi prodotti e predisponendo barriere di cenere, sepiolite o trappole a base di birra.