Realizzare un prato in semina

I consigli di Cristiano D’Ambrosio, titolare della ditta Servizi Per il Verde, su come realizzare un prato in semina. Un’ottima alternativa, a volte più economica, all’utilizzo del prato pronto. Il risultato finale è comunque di estrema qualità.

Prima della semina vera e propria, il terreno va ovviamente pulito da tutte le erbacce, se necessario diserbato, fresato, livellato e configurato. Per ottenere una buona livellatura dell’area dove andremo ad effettuare la semina, è consigliabile utilizzare della pozzolana per il riporto. La pozzolana è un materiale sterile che non ha impurità al suo interno, è più stabile, si assesta meglio ed è ricca di potassio, sostanza fondamentale la crescita dell’erba.

Un consiglio importante quando effettua la semina è quello di fare almeno tre lanci abbastanza ampi (vedi il video) per ogni manciata che si estrae dal sacco. In questo modo riusciamo a distribuire in modo più uniforme il seme. Con un solo passo, viene coperto circa un metro e mezzo di terra. Per chi è meno pratico, potrebbe essere utile effettuare il lancio del seme sia in una direzione che in quella opposta. In assoluto, l’aspetto più importante nella semina è la copertura del seme che deve rimanere sempre umido e “protetto”. Con una buona qualità di seme e una corretta copertura, il prato sarà in grado da solo di crescere e germogliare.

Dopo la semina, tuttavia, possiamo favorire la crescita dell’erba utilizzando dei concimi della tipologia “Starter” (prodotti da molte aziende) con un basso contenuto di azoto (non necessario inizialmente, in quanto il prato non ha foglie) e un alto contenuto di fosforo e potassio, indispensabili per far nascere la radice dell’erba. In realtà, anche nei concimi Starter, è presente una piccola quantità di azoto, cosiddetta programmata in quanto non viene rilasciata subito ma dopo 15 giorni, quando l’erba avrà germinato. Dopo la rullatura e la concimazione del terreno, è consigliabile utilizzare anche un prodotto anti-formica.